Gianfranco Grieco
Capo ufficio del Pontifico Consiglio per la Famiglia
Prima in Piazza Duomo, poi alla Scala, poi a san Siro, infine a Bresso vicino a Sesto san Giovanni – periferia nord di Milano. Per tre giorni 1-2-3 giugno 2012 Benedetto XVI sarà nella città capoluogo della Lombardia per celebrare con oltre un milione di famiglie il VII Incontro mondiale sul tema: “La famiglia: il lavoro e la festa”. Dopo Valencia(2006) e Città del Messico (2009)- tanto per citare solo di due precedenti incontri celebrati sotto il pontificato di Papa Benedetto – ( gli altri si sono svolti a Roma nel 1994 e nel 2000; a Rio de Janeiro nel 1997; e a Manila nel 2003) toccherà ora a Milano, storica sede della Cattedra di S.Ambrogio e di S.Carlo, vivere queste giornate nel segno della solidarietà e della condivisione fra tutte le famiglie del mondo.
L’evento di Milano è stato preparato nelle parrocchie e nelle diocesi di tutto il mondo con un itinerario di dieci catechesi tradotte in undici lingue, oltre quella italiana: francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco, romeno, ungherese, slovacco,
arabo, cinese. Queste le tematiche analizzate e approfondite dal punto di vista biblico, ecclesiologico, catechetico, spirituale e pastorale: il segreto di Nazareth; la famiglia che genera la vita, vive la prova ed anima la società; il lavoro e la festa nella famiglia;
il lavoro risorsa e sfida per la famiglia; la festa tempo per la famiglia, per il Signore e per la comunità. Famiglia, lavoro e festa formano un trinomio che parte dalla famiglia per aprirla al mondo: il lavoro e la festa sono modi con cui la famiglia abita lo “spazio”
sociale e vive il “tempo” umano. Il tema- si legge nell’introduzione delle catechesi preparatorie – “mette in rapporto la coppia di uomo e donna con i loro stili di vita: il modo di vivere le relazioni (la famiglia) di abitare il mondo (il lavoro) e di umanizzare il
tempo (la festa)”.
Le tre giornate di Milano che vedranno la presenza del Papa saranno precedute dal 30 maggio al 1° giugno dal congresso teologico pastorale che analizzerà il tema dell’Incontro con interventi tesi a studiare il complesso mondo della famiglia, del lavoro e della festa nel mondo globalizzato ripartendo dalla proposta cristiana che su queste tematiche ha ancora molte verità da proporre. 110 saranno gli interventi di studiosi e di esperti provenienti da 27 Paesi.
La famiglia, come il lavoro e la festa-giorno del riposo vivono oggi momenti di notevole difficoltà. Non si parla più di “famiglia”, ma di “famiglie”. Non si avverte più l’urgenza di considerare il rapporto uomodonnasegnato dalla fedeltà e aperto alla vita. Tutto
è relativo. A volte tutto è usa e getta e fino a quando dura. Le parole donazione, di sacrificio, di altruismo, per molti non hanno più senso. Si vive alla giornata, senza programmazione e senza impegni. Alla crisi della famiglia si aggiunge da alcuni anni a questa
parte la grave crisi del lavoro che non c’è. La famiglia senza lavoro è una famiglia senza futuro. Il rapporto famiglia crescita, famiglia impresa, famiglia sviluppo non si basa più come una volta su principi saldi e duraturi. Il mondo globalizzato ha portato
a spostare le fabbriche come si spostano gli uomini in una continua emigrazione del posto di lavoro.
Bisogna andare a cercarlo altrove e non più vicino o sotto casa il lavoro. E tutto questo comporta allontanamento, sbandamento, fuga dalle quotidiane responsabilità familiari. A questi due drammi: famiglie e lavoro si lega il terzo: il giorno del riposo e della festa. Dimenticato che la domenica è il giorno del Signore, si approfitta di questo giorno della settimana per fare altro, per portare avanti quello che si è lasciato nei giorni feriali. Ed allora, a perderci, è il fatto spirituale, la componente interiore della vita dell’uomo che ha bisogno di soste per riflettere, per riprendersi, per allargare gli spazi del dono di sé, dell’amore, della condivisione e della comunione.
Giustamente, al riguardo, Chiesa e sindacato dicono no al “lavoro” nel giorno della festa! Di queste e di tante altre cose si parlerà a Milano.
Si parlerà soprattutto della famiglia come “risorsa” per la società. La famiglia sana infatti costa molto di meno allo Stato di una famiglia malata. Prevenire i drammi e il negativo nelle famiglie, costa in termini di economia e di lavoro. Ma ne vale la pena. Le politiche in favore della famiglia non siano solo scritte nei programmi, ma diventino realtà concrete di un nuovo stile di presenza e di vita, capaci di dare risposte di speranza al futuro che è dietro l’angolo.