Vi racconto la mia esperienza…
di Fr. Paolo Fiasconaro
Raccontare l’esperienza vissuta tra le banchine del Tevere dal nostro Centro Missionario durante l’estate (12 giugno/7 settembre 2014) può essere un motivo in più per capirne il significato dell’evento, concretizzato con elementi poveri di strutture, ma fortemente ricchi per la loro valenza culturale e spirituale che vi era dentro le motivazioni. Sono partito con un interrogativo di fondo: cosa andiamo a fare in un luogo laico e di divertimento? Ma la gente capirà le nostre motivazioni? Quale iniziativa è più consona per quell’ambiente? E così via… Era la prima volta, infatti, che il Centro si affacciava ad una simile esperienza e non erano chiari i risvolti delle attività concrete sulle banchine.
L’impatto iniziale mi lasciava perplesso sulla bontà dell’iniziativa. Ma subito è stato scacciato ogni dubbio per la grande generosità di chi ci ha accolti. Essi hanno capito il nostro slogan: “diamo un volto umanitario, sociale e spirituale all’Estate Romana sul Tevere”. Lo ha capito la Regione Lazio, il Comune di Roma, ma soprattutto l’Associazione culturale “La Vela d’Oro” di Gianni Marsili che hanno spalancato le porte a noi francescani e alle nostre motivazioni. Non solo uno stand a titolo gratuito nel posto centrale dei due chilometri di stand, ma la richiesta della Santa Messa domenicale e l’offerta di cento pasti per persone povere e indigenti del centro storico.
Così è iniziata l’avventura!
Animato di buona volontà sono partito dalla mia comunità di S. Giacomo e sono stato collaborato dal fedelissimo ed entusiasta compagno di viaggio e di missione Fra Raimondo Porcu, fratello religioso sardo, che ha vissuto e condiviso con me ogni minuto delle 90 serate sulle banchine, e saltuariamente anche dall’equipe del Centro Missionario, Lorenza, Annamaria e Gianni, che hanno preparato nei minimi dettagli l’evento e la buona riuscita dell’iniziativa.
Fiumi di persone, migliaia di giovani, famiglie intere con bambini, lingue diverse, credenti e non credenti: sono stati quasi due milioni di una moltitudine umana non facilmente decifrabile, ma tutti visti uno per uno nei tre mesi della nostra presenza nelle quattro ore serali. Abbiamo incontrato persone di una semplicità sconvolgente e persone con problematiche da risolvere. Persone indifferenti, ma fortemente rispettose per l’abito e la nostra proposta. Tutte grate di una presenza francescana in un luogo insolito e persone che con un cenno di capo, un sorriso e una pacca sulle spalle ci dicevano “grazie che ci siete!” Volendo identificare la tipologia delle persone incontrate, si può rilevare un dato certo: abbiamo incontrato una umanità distratta, disorientata, ma bisognosa di Dio. I nostri incontri erano abbastanza cordiali, rispettosi delle idee altrui, improntate dalla semplicità e letizia con l’unico approccio: ci mandano San Francesco e Papa Francesco per incontrare l’uomo pellegrino e viandante durante la sua vacanza!
IL CUORE GRANDE DEGLI ORGANIZZATORI
Il fondatore e ideatore dell’Estate Romana Gianni Marsili, assieme alla Presidente dell’Associazione “La Vela d’Oro” Lina Marsili, ai figli Lorenzo e Venanzio e tutti i collaboratori, hanno capito subito la nostra iniziativa e ci hanno messo a disposizione lo stand dove negli anni precedenti era ubicata la loro direzione al centro delle banchine. Tutta l’equipe tecnica: Francesca, Gorana, Marina, Ercole, Massimo (Squalo) e lo staff della sicurezza, ci hanno sempre assistito nei vari bisogni. A loro si uniscono anche i vari ristoratori, in particolare Roberto (Messicano), Lello (Pizza), Francesco (La Paranza) e gli standisti, familiarizzando con noi francescani e istaurando un clima di collaborazione e di amicizia. Siamo diventati i frati delle banchine…
LA MESSA DOMENICALE E I 100 PASTI PER I POVERI
Nelle domeniche di luglio (fino alla festa della Madonna di Noantri, g.27) è stata celebrata la Messa alle ore 12 sotto il Ponte Cestio e subito dopo gli organizzatori hanno offerto cento pasti per i poveri e indigenti che gravitano nelle Parrocchie di Trastevere. Si sono alternati nelle celebrazioni:
P. Vittorio Trani (carcere Regina Coeli), P. Umberto Fanfarillo (Parroco Santa Dorotea) , P. Stefano Tamburo (Parroco S.Francesco a Ripa) e il Vescovo del centro storico mons. Matteo Zuppi. E’ stata l’occasione per coinvolgere la Chiesa locale in questa esperienza di solidarietà verso gli indigenti ed anche per essere vicini ad una moltitudine di persone che per tre mesi gravitano nel territorio delle Parrocchie trasteverine.
LA CARTOLINA “CARO PAPA FRANCESCO” CON MATITA
Una iniziativa originale di approccio con la gente è stata la consegna della matita con la cartolina “Caro Papa Francesco: per me la missione è”, dove ognuno poteva esprimere il proprio pensiero sul concetto di missione… in linea con l’invito di Papa Francesco “ogni cristiano è missionario dove vive ed opera”. Sono tante le testimonianze scritte che saranno raccolte in un opuscoletto e sarà consegnato al Santo Padre.
I MEDIA DURANTE I TRE MESI MISSIONARI
Questi i media che si sono occupati di noi: stampa: l’Osservatore Romano, Avvenire, Il Tempo, La Sicilia, Repubblica, Il Messaggero. Le TV: Tgr-Rai, Cna spagnola, Cns inglese. Le Agenzie: Zenit, Ansa, Ascat, Agi e Radio Vaticana. Siti: OfmConv., Missio, Ofs e Mofra. Inoltre nei 10 monitor collocati lungo le banchine veniva proiettato in continuazione lo spot del nostro Centro Missionario.
LA LETTERA DI INVITO A PAPA FRANCESCO E LA SUA RISPOSTA
Durante lo svolgimento della missione, abbiamo scritto a Papa Francesco invitandolo ad una passeggiata sul Tevere o ad un video-messaggio per i turisti e romani che trascorrono le loro vacanze. Nella lettera di risposta il Santo Padre ringrazia il Direttore del Centro”per il gesto di ossequio e per i sentimenti che l’hanno suggerito e mentre esorta ad un costante impegno a servizio del Vangelo… di cuore imparte a Lei e a quanti sono affidati alle sue cure pastorali l’implorata benedizione apostolica, volentieri estendendola alle persone care”.
L’ALBUM GENERALE… PER LE RICHIESTE DEGLI
STRANIERI SUI LUOGHI DELLE NOSTRE MISSIONI
Uno strumento efficace di consultazione per le molte richieste da parte dei turisti stranieri è stato l’Album generale che ci ha aiutato ad individuare nazioni e luoghi missionari dei 5 continenti. Tante fotocopie di città e presenze dei nostri missionari, dando loro indirizzi e telefoni. Le più gettonate l’Africa e l’America Latina.
LA DIFFUSIONE DEI DEPLIANT E DELLE NOSTRE INIZIATIVE
Durante i 90 giorni di presenza, sono state distribuiti 15.000 depliant sulle attività del Centro Missionario, 5.000 riviste “Il Missionario Francescano”, 5.000 volantini “Visitate lo stand”, 1.000 cartoline con matita “Caro Papa Francesco”, 3.000 rosari missionari e varie pubblicazioni sui martiri del Perù, biografie di P. Kolbe e immaginette.
IL PASTO SERALE… OFFERTO AI FRATI
Un gesto di accoglienza fraterna da parte degli organizzatori è stato l’offerta dei due pasti serali per noi frati. Ogni giorno ci veniva consegnato un buono e si poteva cenare liberamente in uno dei 10 ristoranti presenti nelle banchine. La varietà dei menù… alla fine dei tre mesi si è dovuta misurare con il peso corporeo… dopo le 4 ore in piedi. Fratello corpo non ha sofferto!
UN PICCOLO EVENTO… DENTRO L’EVENTO: IL FRATE PRESTIGIATORE!
Dal 21 al 31 agosto ogni sera il confratello sloveno P. Milan Holc ha intrattenuto dinanzi al nostro stand i visitatori con giochi di prestigio e di illusionismo. Era accompagnato dal giovane campione sloveno del cubo di Rubrich Dusan Zakelsek che si è esibito nella sua specialità. Centinaia di famiglie con bambini, turisti e romani che passeggiavano la sera per godere un po’ di relax e di frescura del Tevere, si fermavano per ammirare i diversi numeri del confratello prestigiatore. E’ stato un modo originale ed efficace, specialmente per i bambini che coinvolgevano le famiglie, per un dialogo di noi frati con il pubblico e nello stesso tempo per fare animazione missionaria e far conoscere le Missioni dell’Ordine. Un bel servizio francescano fatto con grande disponibilità e amore… e con qualche goccia di sudore!
I CANTI DEL SABATO SERA
Alcuni giovani simpatizzanti della nostra Parrocchia di Santa Dorotea, un sabato sera, armati di chitarra e piano, hanno allietato il pubblico con brani religiosi e spirituals. E’ stato un modo di comunicare la gioia e la letizia francescana con la musica e il canto.
IL “GONFIABILE” CON GIGANTOGRAFIE DI P. KOLBEE SANTA CHIARA
Il gonfiabile alto 8 metri con le gigantografie di P. Kolbe e di Santa Chiara era stato donato dalla CIMP per la GMG di Madrid ed oggi in dotazione al CNPGV di Assisi. L’abbiamo chiesto e collocato accanto allo stand missionario. Ben visibile (lato banchine) P. Kolbe in tunica che richiama il campo di concentramento di Auschwitz. Nel retro si poteva ammirare dall’Isola Tiberina l’immagine di Santa Chiara. Le due immagini ben visibili nello spazio di un chilometro, che va da Ponte Garibaldi al Ponte Cestio, hanno catalizzato milioni di visitatori con il loro sguardo, i loro flash e le foto di gruppo. Il P. Kolbe ci ha accompagnato in questa bella testimonianza di frate missionario.
IL VIDEO PROIETTATO… CHE RACCONTA LE NOSTRE MISSIONI
Un televisore di 42 pollici è stato collocato all’interno dello stand e i visitatori potevano ammirare il video (20 minuti) che racconta le attività, i progetti e le iniziative del Centro Missionario (vedi nel sito). Corredato da alcuni filmati della nostra cineteca, il video, magistralmente impaginato dal nostro tecnico Roberto Damiata, ha suscitato notevole interesse per l’essenzialità dei contenuti e la bellezza delle immagini corredate da musica e sottotitoli.
IL MESSAGGIO DEL SAIO FRANCESCANO… IN QUEL LUOGO
Non vi è dubbio che buona parte dell’esperienza positiva in quel sito l’ha fatta il nostro saio francescano tra le banchine e tra le migliaia di persone. Tanta gente aveva un senso di rispetto e venerazione e abbiamo costatato che essere figli e seguaci di S. Francesco fa tanta differenza! Non lo dovremmo dire noi, ma ce lo dicevano continuamente.
LA GIOIA DEI BAMBINI CON DUE CARAMELLE… QUELLA CHE SI MANGIA E L’ASTUCCIO CON IL ROSARIO MISSIONARIO
Ai bambini abbiamo consegnato tante caramelle, occasione per un approccio concreto con tutta la famiglia. Ho trovato degli astucci a forma di caramella con dentro un piccolo rosario missionario con i colori dei 5 continenti. Si consegnava al bambino assieme alla caramella da masticare. Un buon espediente molto funzionale ed efficace, non solo per il bambino ma anche per l’intera famiglia.
QUANTA VARIETÀ DI PERSONE INCONTRATE!
Se vogliamo identificare la tipologia dei quasi 2 milioni di persone che hanno transitato sulle banchine nei tre mesi (12 giugno/7 settembre), si può fare una stima per una casistica alquanto veritiera: Presenze: 60% italiani e 40% stranieri. In tutti lo stupore del perché i frati sulle banchine! Alcuni indifferenti, una semplice occhiata superficiale, ma sempre rispettosi. La maggior parte “grazie perché ci siete!”. Diversi con approccio concreto nel dialogo con noi frati per esternare problematiche personali, richieste sulle missioni, sui progetti e sul volontariato.
LE TANTE RICHIESTE… A NOI FRATI
Ho ascoltato qualche confessione di giovani, richieste di approccio con i missionari per progetti concreti: strade, invio di medici e medicine, creazione di ambulatori oculistici, molte richieste di volontariato in terra di missione, consigli per entrare nei circuiti Telecom e Rai per raccolte di beneficienza, intenzioni di Sante Messe da celebrare nelle missioni, richieste di adozioni a distanza, qualche lascito e donazione. Richieste di andare con lo stand missionario all’Expo di Milano, alla Mostra del libro, al Meeting di Rimini, nelle fiere e nei grandi Centri commerciali.
LE FRASI RICORRENTI… CHE CI HANNO COLPITO!
Grazie perché ci siete! Voi francescani siete una fiaccola accesa e dovete tenerla sempre viva in questo mondo distratto! Ma quant’è bello questo saio francescano quì in mezzo a noi! E’ la Provvidenza che vi ha chiamato! Certamente vi ha mandato Papa Francesco! Padre preghi tanto per me! Voi siete un’energia positiva per tutti noi! Voi francescani siete i primi ad aiutare la nuova Chiesa di Papa Francesco! Padre mi dà un biglietto per la Messa con il Papa in Santa Marta? Come fare per incontrare Papa Francesco, voglio parlare assolutamente con Lui!
ESPORTABILITÀ DELL’ESPERIENZA?
Certamente l’esperienza va ripetuta, migliorata e integrata. Era la prima volta che ci si affacciava a questo evento e tutto è servito per capire, valutare e conoscere la tipologia di quel luogo. Già è in cantiere un programma per il prossimo anno ed è stato presentato agli organizzatori. Siamo certi che con il coinvolgimento dei nostri chierici (di varie lingue), delle Parrocchie vicine e delle nostre realtà francescane, molto si potrà fare per qualificare la nostra presenza francescana e quanto di positivo è stato sperimentato.
3 MESI, OGNI SERA, 4 ORE… UNA VERA “EVANGELIZZAZIONE DI STRADA”
A conclusione del racconto, per me e per l’equipe del Centro Missionario è stato un notevole evento di grazia e di una animazione missionaria alquanto attuale e “davvero nuova”. Ci siamo resi conto che il nuovo modo di “fare animazione missionaria” sullo stile di Papa Francesco è la “strada dell’uscita” per andare nelle periferie di una umanità disorientata, indifferente e alla ricerca di Cristo e del Vangelo. Occorrono nuove strategie per attuare il messaggio evangelico e francescano “andate in tutto il mondo per annunziare la pace e il bene in semplicità e letizia”. Noi l’abbiamo sperimentato! Il seme è stato buttato… il messaggio è passato… Certamente il Signore benedirà le nostre fatiche!