“E’ iniziato un nuovo tempo missionario”.
Lo dice il cardinale brasiliano Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo. Tempo di bilanci per il Sinodo sulla nuova evangelizzazione, concluso domenica 28 ottobre con l’invito del Papa a rilanciare l’annuncio del Vangelo e a operare per la rinascita della vita sacramentale.
R. – Secondo me è un bilancio molto positivo. Anzitutto una rinnovata presa di coscienza della Chiesa intera sulla questione della missione, cioè del fatto che la nostra Chiesa è missionaria per natura, e non può mai dare per scontato che tutti siano già credenti, che tutti siano cristiani, che tutti siano stati coinvolti – in qualche modo – dal Vangelo. Oggi dobbiamo fare i conti con la nuova situazione nel mondo, e non solo nei Paesi lontani, ma anche nelle nostre città cristiane per tradizione secolare. Ma ci sono delle situazioni “missionarie” ovunque; quindi anche nei nostri Paesi Occidentali – in Europa, in America del Nord – e anche nei Paesi di recente evangelizzazione come l’Africa, l’Asia, l’America Latina. Ci sono delle situazioni nuove che fanno sì che la Chiesa debba confrontarsi nuovamente con la propria missione e perciò rinnovarsi in essa e rinnovare l’annuncio. Quindi il mio bilancio è positivo, perché questa presa di coscienza è avvenuta in queste tre settimane. Tutto questo grazie ai documenti prodotti, e con l’Esortazione Apostolica post-sinodale che il Santo Padre darà a tutto il mondo come parola di orientamento per la Chiesa circa la nuova evangelizzazione e la trasmissione della fede cristiana. Con tutto questo, credo che la Chiesa sarà proprio avviata verso un nuovo tempo missionario, una nuova fioritura, anche di vita cristiana. I tanti segni che si vedono in ogni parte del mondo lo dimostrano.
D. – Qual è stato il contributo dell’America Latina?
R. – Il contributo dell’America Latina per questo Sinodo è stato notevole perché in America Latina la nuova evangelizzazione è già tema di riflessione da parecchi anni. Subito dopo il Concilio ci siamo confrontati durante le grandi conferenze dell’Episcopato di tutta l’America Latina e dei Caraibi, ma soprattutto nelle ultime due: quella del 1991 a Santo Domingo, che aveva già come tema la nuova evangelizzazione e l’inculturazione della fede cristiana, e poi quella del 2007 la Conferenza di Aparecida, che ha trattato specificatamente il tema della nuova evangelizzazione. Quindi abbiamo già fatto un po’ di cammino verso questa strada e che abbiamo condiviso molto volentieri con tutta la Chiesa in questo Sinodo. I Padri sinodali dell’America Latina, spesso hanno parlato della Conferenza di Aparecida, delle indicazioni del documento redatto in quell’evento, ed è una gioia che questo documento sia stato tradotto in italiano e consegnato ai Padri sinodali durante il Sinodo. Quindi questo senz’altro è un contributo notevole, e noi siamo contenti, siamo fieri di poter condividere un po’ dell’esperienza e della ricchezza della Chiesa dell’America Latina riguardo alla nuova evangelizzazione.
(Fonte: Silvonei Protz per Radio Vaticana, 1 novembre 2012)