Carissimi amici e benefattori e delle missioni francescane, “Il Signore vi dia pace!”
L’adozione o sostegno a distanza è soprattutto una forma di “gemellaggio” tra due comunità. Ci è stata suggerita dagli stessi missionari dei diversi luoghi con cui siamo in contatto da anni. La loro esperienza, infatti, li ha portati a vedere che, quando si tratta di bambini, è meglio far sentire loro che una intera comunità di famiglie cerca di aiutare un loro gruppo. Questo li fa essere più solidali nel loro cammino, a non cercare aiuti solo per uno di loro, ma per tutti.
Ciò significa sostegno di un progetto, scuola, mensa, ambulatori, sostegno seminaristi… I missionari e i responsabili laici ci inviano notizie, che pubblichiamo sulla rivista; lettere che, nel periodo natalizio o durante l’anno, inviamo a quanti sostengono le adozioni di singoli e di gruppo.
Il sostegno a distanza è una forma di solidarietà che consente di sostenere non solo un bambino, uno studente, ma un gruppo, una comunità educativa, una famiglia, nella formazione, nel lavoro e nelle necessità di base nel proprio contesto culturale e di vita. Il vostro contributo è utilizzato per fornire un sostegno alimentare, acquistare vestiario e sostenere le spese mediche di base, istruzione.
Il vostro farvi vicino vuole guardare alla crescita totale delle nuove generazioni e restituire loro ragioni di vita, coscienza di dignità e valori di speranza.
Promuovere i diritti umani, educare e tutelare le persone sono gli obiettivi del Centro Missionario, come anche le attività delle missioni, in dimensione evangelica, orientate a favorire la crescita umana, intellettuale e spirituale dell’individuo perché possa sviluppare i doni personali fino a diventare persona matura, creativa, impegnata, responsabile: libero cittadino nella propria comunità e nel mondo.
L’aiuto che diamo insieme fa sentire anche noi più comunità e Chiesa, in cui ci stimoliamo a vicenda a crescere non nell’indifferenza e nel disinteresse o nella cura di ciò che è solo nostro, ma nella responsabilità della condivisione materiale e spirituale di ciò che ci è stato donato in abbondanza. Fa crescere maggiormente in noi non solo il desiderio di dare, ma anche di conoscere la reale situazione dell’uomo e della Chiesa in altri continenti e di appassionarci alla loro storia, ricevendo noi il dono della loro testimonianza e ricchezza di umanità, di cultura differente e di fede: è uno “scambio di doni” che si realizza, nella consapevolezza che “dando si riceve” Dio vi benedica per quanto fate per le nostre missioni e a quanti donate speranza per un futuro più dignitoso.
Il Signore vi doni sempre la sua pace!
P. GiovanBattista Buonamano
OFM Conv
Responsabile del CNMF
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