Progetto/Adozioni
Pace e bene!
Rev. John Heinz, ofmconv
Il progetto del Centro medico di Guabirá è nato nel 2006 con l’intenzione di sostenere famiglie bisognose, giovani madri, bambini e adolescenti in difficoltà che vivono con i parenti, perché i loro genitori sono separati o emigrati all’estero per motivi di lavoro.
Le suore domenicane, responsabili del progetto, cercano di offrire, non solo un piccolo sostegno economico, ma, soprattutto, appoggio e accompagnamento psico-spirituale.
Nei prossimi anni si desidera intensificare l’impegno nell’ambito della formazione, portando le dieci famiglie del progetto ad un auto-sostentamento lavorativo attraverso la micro imprenditorialità.
San Benito e St. Cruz
L’Infanzia Missionaria fa da sfondo a questi due progetti: diversi gruppi di bambini e bambine si incontrano ogni settimana per approfondire la loro formazione spirituale e missionaria, coinvolgono le loro famiglie in diversi eventi e incontri organizzati dalla diocesi e realizzano diverse missioni tra la popolazione più disagiata.
In questo modo, i bambini diventano veri evangelizzatori, veri missionari.
Orfanotrofio femminile Hogar Sagrado Corazón
a Montero trovano accoglienza bambine e ragazze con situazioni estreme, dall’abbandono alla violenza, recupero di adolescenti da tentati suicidi. Il Centro provvede a soddisfare i bisogni primari, a colmare lacune scolastiche, nonché a un accompagnamento psicologico e alla condivisione di valori quali la condivisione, l’amicizia e il rispetto del prossimo.
Condividere
La capacità di condividere è uno degli ideali sociali più grandi. Tutti desiderano ricevere, però pochi desiderano dare e l’importante nel condividere non è la parte che lasciamo, ma l’aiutare noi ad aiutare.
Condividere con i nostri simili non solo le benedizioni e le storie di successo, ma quelle che ci colpiscono in modo negativo, è un principio cristiano di indiscutibile valore.
Desideriamo ogni giorno che le nostre bambine apprendano la capacità e l’attitudine di condividere, di dare e ricevere perché vivendo una vita in comunione per svariati anni, le bambine siano formate a questi valori e possano così evitare molti problemi. Possono così comprendere e riflettere che “non c’è gioia più grande del condividere con il prossimo il tanto o il poco che si ha” e che sono sorelle perché appartengono a una stessa famiglia, allora devono essere buone amiche e che in questa casa possono condividere tante cose, la cameretta, la mensa, la casa e tante altre cose quotidianamente.
Forme di condivisione nella nostra casa
La mattina molto presto, prima di andare a scuola, condividiamo i compiti della pulizia dell’Orfanotrofio, affinché la nostra casa sia sempre pulita e accogliente. Puliamo in modo impeccabile dormitori, corridoi, cucina, cortili, giardini, mensa, facendolo con molto piacere e rapidamente perché siamo in tante a farlo.
Al ritorno dalla scuola, condividiamo un buon pranzo e preghiamo il Signore per ringraziarlo del cibo che riceviamo.
Grazie Signore per il cibo che ci doni ogni giorno! Il pranzo e la cena sono opportunità per condividere il cibo, alimentarci bene e continuare le nostre faccende.
Dopo il pranzo ci dirigiamo alla lavanderia per lavare i nostri vestiti. Se vediamo una delle bambine in difficoltà a completare questo compito l’aiutiamo e le insegnamo.
“Credo che i nostri vestiti non siano tanto sporchi”:
Mentre si asciugano i vestiti entriamo nelle aule di appoggio per fare i nostri compiti; alcune volte prepariamo tutte insieme dei quadri da esporre nel collegio.
Nel collegio condividiamo con le compagne e i compagni momenti di ricreo, lo studio, i compiti e, soprattutto, piacevoli momenti di amicizia. Apprendiamo tante cose che servono e serviranno per la nostra vita, con mente sana e pensieri positivi per avere un futuro pieno di fortuna e felicità.
Le bambine e le signorine dell’Orfanotrofio condividono amicizia, allegria, segreti, momenti felici e tristi, le illusioni di diventare grandi e felici e di sorridere sempre alla vita. Rendiamo grazie a Gesù per le cose belle che ci offrite quotidianamente, felici di essere sotto la vostra protezione e chiediamo al Signore tutte le benedizioni per le bambine, le Suore e il personale che sono le persone che si prendono cura di noi e ringraziamo quelle persone che con la loro generosità contribuiscono alla sopravvivenza della nostra casa e che la nostra vita sia.
Che Dio nostro Signore Vi Benedica!
Un saluto da P. John
Cari amici della nostra casa a San Antonio, nella sua ultima enciclica, il nostro Papa Benedetto XVI ha detto: “La carità è la via maestra della Dottrina Sociale della Chiesa. Tutte le responsabilità e gli impegni tracciati da questa dottrina derivano dalla carità che, secondo l’insegnamento di Gesù, è la sintesi di tutte le leggi (cfr Mt 22,36-40). Essa dà vera sostanza ai rapporti personali con Dio e il prossimo. In effetti, la carità è espressione concreta del nostro prossimo, l’amore che abbiamo di Dio. La carità è la parte più nobile di noi e riflette l’amore di Dio per tutta l’umanità.
Mentre sto scrivendo questa lettera, stiamo vedendo immagini terribili, il popolo di Haiti sta soffrendo a causa del terremoto; è una grazia vedere i molti aiuti che stanno arrivando dal mondo per questa situazione, espressione del bene altrui. Questo avviene nel bel mezzo di una crisi economia che limita le risorse di molti.
Qui a Casa de San Antonio, non ci troviamo in una situazione di emergenza, ma il nostro nemico è la grande povertà dei nostri bambini, anziani e delle persone disabili che soffrono.
In realtà, stiamo lavorando per evitare un disastro nella vita dei nostri figli, un futuro senza speranza, la nostra missione è quella di tagliare il ciclo della povertà che è di generazione in generazione; la mia speranza personale è che i nostri figli e le nostre figlie potranno essere gli eroi e le eroine della carità quando usciranno dal ciclo della povertà quando saranno adulti.
Penso che avremo in Casa un anno difficile a causa della crisi economia mondiale, molte istituzioni e i singoli benefattori avranno meno risorse da destinare alla carità. Nel frattempo, i bambini più poveri stanno arrivando nella nostra casa per chiedere aiuto. Noi stiamo usando le nostre risorse limitate in maniera molto efficiente per massimizzare la nostra capacità per compiere questa missione.
Grazie a tutti voi, nostri compagni di missione. Sappiamo che la situazione economica è difficile per tutti voi, il vostro continuo sostegno in questi tempi difficili mi dice siete gli eroi e le eroine di questa generazione. Abbiamo bisogno della vostra generosità e noi vi ringraziamo tantissimo per questo.
Sapete che siete nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere.