Impegno dei missionari in 20 villaggi, raggruppati in 11 centri pastorali.
Il villaggio di Sabou, dove sono presenti anche il Convento, la grande chiesa, centri di catechesi, il convento delle Suore impegnate nella pastorale parrocchiale.
Nel territorio della missione opera il Centro Medico S. Massimiliano Kolbe.
P. Giorgio di Lembo
La realtà della Missione
La comunità missionaria dei frati, suscita, anima e accompagna tutti gli eventi che la bontà di Dio e la nostra collaborazione rendono presenti in Burkina Faso. La loro azione è prima di tutto missionaria, annunciare testimoniare il Vangelo di grazia e di misericordia di Dio. Ugualmente importante è l’impegno per la promozione umana che, in Burkina, si identifica con la fame e la salute della gente in genere e dei bambini in particolare. Il territorio di impegno dei missionari attualmente si identifica in una ventina di villaggi, raggruppati in 11 centri di catechesi e di culto dette cappelle, le quali fanno riferimento alla Parrocchia S.Luca, nel villaggio di Sabou, dove sono presenti anche il Convento, centri di catechesi, il convento delle suore impegnate nella pastorale parrocchiale, la grande chiesa. Nel territorio del villaggio di Sabou è colocato anche il Centro Medico S. Massimiliano Kolbe, a circa 2 km dalla Parrocchia. Abbiamo spesso riferito di quanto i nostri religiosi fanno per portare Cristo a questi nostri fratelli del Burkina con la parola e i sacramenti. I frati impegnati nel lavoro apostolico sono P. Marek e P. Giacomo, sacerdoti e fra Christian, che si prepara al sacerdozio, e la collaborazione di un sacerdote del clero secolare.
Pastorale vocazionale
Dagli inizi i missionari si sono occupati della pastorale vocazionale per continuare nel tempo questa azione di evangelizzazione. Il 13 giugno 2011, festa di S. Antonio, nella capitale Ouagadougou, è stato inaugurata la casa di formazione “Seminario Antoniano”. Esso può ospitare ventina di giovani e i loro responsabili-formatori. E’ ubicato nella capitale, sede dei Centri di studi filosofici e teologici, necessari per la preparazione al sacerdozio. In soli dieci anni di presenza, la risposta vocazionale di giovani del Burkina, a impegnare la propria vita nel servizio di Dio nella famiglia francescana, è certamente un dono grande di Dio per il futuro della missione. Attualmente un buon gruppo di giovani sono in formazione.
“Il sogno diventa realtà”Il Centro medico S.Massimiliano Kolbe, ha iniziato la sua attività dal settembre 2009. Al Centro nutrizionale (CREN) e alla Farmacia, già operanti da alcuni anni negli ambienti della Parrocchia, ha attivato nuovi servizi di medicina generale, odontoiatria, laboratorio analisi ed altri servizi. Nel 2010 è stato costruita anche una casa destinata ad accogliere quei volontari, soprattutto medici ed infermieri specializzati, che vorranno lavorare per un certo periodo nei vari servizi che il Centro Medico. La casa dei volontari dispone di cinque camere con bagno e dei vari servizi essenziali, disponibile per quanti volessere trascorrere un periodo di volontariato missionario.
Progetto di orto-cultura per il (CREN)
Da un po’ più di un mese l’orto si è veramente avviato. Abbiamo installato il sistema « goccia a goccia ». Subito dopo abbiamo piantato il porro, delle piantine di pomodoro, melanzana, insalata e una verdura locale chiamata gombo. Per il momento la nostra vera preoccupazione è l’acqua. L’asino che abbiamo comprato per il progetto ci serve non solo per i lavori del giardino ma anche per portare il grano al mulino per fare la farina arricchita per i bambini del CREN. Ci sarà ancora più utile durante la stagione delle piogge per coltivare i campi. Saranno i genitori dei bambini malnutriti con altre persone di buona volontà ad occuparsi dell’orto. Poi saranno naturalmente le mamme ed i bambini del CREN a consumare i prodotti. Abbiamo piantato degli alberi chiamati “alberi di paradiso” (in lingua locale, “arzaan tiga”) intorno al terreno dell’orto. Le foglie di questo albero sono richissime in ferro, vitamine e proteine. Una volta raccolte le foglie, le facciamo seccare all’ombra e poi le riduciamo a una polvere che mettiamo nel cibo dei malnutriti gravi per favorire un recovero più integrale e più veloce possibile.